Storie di piccola gente

Storie di piccola gente

Nove storie e diciotto ricette antiche per raccontare umori e sapori di un Sud poco conosciuto.

Queste sono storie di piccola gente che è vissuta in un Sud, forse minore, il quale nulla ha mai posseduto della bellezza immediata e strepitosa della costiera amalfitana, nulla delle inimitabili coste calabre o ancor meno della variegata magia della Sicilia.

Nulla di nulla!

Sono le storie di un Sud ascoso, e per questo ignorato dai più, che non a caso inizia là dove, ad Eboli, come ci ha raccontato Levi, Cristo si è fermato. Sono storie di un lembo di terra che accompagna il percorso del fiume Sele; terra dal fascino magico e volutamente segreto a difesa di chi, dopo gli orrori della conquista del Sud da parte dei Savoia, ha deciso di farsi ignorare.

Storie di una terra che dona, a quanti insistono nel volerla conoscere, i sorprendenti colori nati dalla fusione di un particolare verde tenue delle valli con la pietra rosea dei monti Alburni; luoghi di perfetta bellezza mutanti, all’improvviso, in impervie ed oscure gole.

Terra vulcanica che avvolge, impronta e stordisce, con le esalazioni sulfuree delle sue viscere, i propri figli ma che poi, madre pietosa, dona loro salute con prodigiose acque.

E di questo Sud sono le storie che narriamo, Sud dalla vocazione irrimediabilmente pagana che, accanto ai santi, lascia vagare per le sue foreste altre divinità, spiriti bizzarri e monacelli* che pretendono e ottengono rispetto.

Storie di gente scontrosa e di janare* che vogliono, intatte, conservare i loro misteri.

Storie, infine, di un Sud ove ben fece Cristo a fermarsi ad Eboli poiché, se solo avesse reso nota questa terra…. in troppi lo avrebbero seguito.

D.L

*monacelli: entità, specie di folletti dispettosi.

*janare: streghe, fattucchiere.