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Carlo Gesualdo

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Carlo Gesualdo

Carlo Gesualdo Principe di Venosa, Principe dei Musici. Non fu un santo e neppure un bieco assassino, fu un grande artista.

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Carlo Gesualdo

Carlo Gesualdo Principe di Venosa, Principe dei Musici. Non fu un santo e neppure un bieco assassino, fu un grande artista.

Non fu un santo e neppure un bieco assassino, fu un grande artista!

Con queste scarne parole è possibile fare il compendio dell’umana avventura di uno dei più grandi geni musicali di tutti i tempi, Carlo Gesualdo, principe diVenosa, altresì definito dai contemporanei, per le sue eccelse qualità di compositore: “principe dei musici”.

Questo libro ripercorre, fedelmente, la storia di un musicista vissuto nella seconda

metà del cinquecento, erede di una delle più grandi e ricche famiglie del Meridione, i cui giorni vennero, però, avvelenati da un duplice delitto d’onore che fu costretto, per le regole del tempo, a commettere avverso la bellissima moglie,Maria d’Avalos e il di lei amante, duca Fabrizio Carafa, sorpresi, avvinti, nel letto della sua casa.

Il romanzo (ampiamente documentato), nel percorrere la tragica vicenda del principe-musicista, ricostruisce anche la Napoli spagnola del ‘500 e la splendida corte, a Ferrara, di Alfonso II d’Este, ove Carlo si recherà per sposare, in seconde nozze, la cugina del duca, Eleonora.

Ancora l’ombra del delitto sfiorerà il principe allorché, nel castello di Gesualdo, farà condannare al carcere perenne la sua amante, Aurelia, da lui accusata di pratiche occulte e avvelenamento del suo piccolo secondo figlio, Alfonsino.

La vita del principe è ormai distrutta, ma la dipartita precoce anche del primo figlio Emanuello, avuto dalla d’Avalos, gli farà decidere, coscientemente, di lasciarsi morire. Lo farà guardando il suo prezioso “zembalo”, memore del fatto che la musica sia stata l’unica “amante” fedele che abbia saputo accompagnarlo nel crudo percorso della sua travagliata esistenza.

Questo libro è dedicato agli artisti che furono, e ancora oggi lo sono, considerati dei “diversi” da una società che non vuole e non può comprenderli.

D. L

DORA LIGUORI, scrittrice, musicista, dirige due giornali rivolti ai problemi dell’arte e degli artisti e su questi problemi ha scritto due saggi. E’ autrice di libri storici quali: “Memento Domine” (La tragedia del Sud durante l’Unità d’Italia);

“Sibylla, contessa di Conversano, duchessa di Normandia” (Una grande figura di donna nel Medioevo);

”Quell’amara Unità d’Italia” (saggio storico); un libro di racconti “Storie di piccola gente” e una raccolta di poesie, “Rime … da cani”, contro l’abbandono degli animali.

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